Picasso amante e padrone
Vi siete mai trasformati in “zerbini” per amore? Roba alla Carrie Bradshaw (Sex and the city…per chi non sapesse..) o peggio (perchè realmente esistiti) stile Eleonora Duse con quel “trombeur” de femmes (concedetemi il termine) di D’Annunzio.
Perchè si arriva a tanto? Cos’è che ci fa perdere il rispetto per noi stessi di fronte ad una passione sfrenata?
Domande a cui nessuno sa rispondere. Quando cupido scocca la freccia e qualcuno è nei paraggi, è finita…
Credo sia, più o meno, capitato a tutti una storia d’amore univoca, o anche biunivoca, ma che porta uno dei due, a perdere completamente il senno e il rispetto per se stessi.
Penso al fascino, al profumo, alle parole…probabilmente la persona più debole, rimane sotto l’effetto di un incantesimo che, talvolta svanisce, altre volte no!
Il tempo passa, tanto tempo, magari anche anni, e si resta fermi in balia dell’altro individuo, vivendo del nutrimento di pochi attimi trascorsi insieme e dimenticando completamente la continua prevaricazione perpetuata nei mesi.
Uno degli artisti, famoso (oltre che per l’evidente ed indubbio talento artistico) per essere un grande adulatore e amante del genere femminile, era Picasso.
Le donne, furono una parte fondamentale per la sua vita artistica oltre che privata, e nonostante non fosse proprio un adone, riusciva sempre a conquistarle grazie al suo savoir faire, passando dalla passione più sfrenata e sfrontata, all’umiliazione continua.
Erano muse da trasformare in tappetini.
Devo essere sincera, questo aspetto di Picasso mi ha spiazzata. Sapevo del suo debole per il genere femminile, ma ignoravo il susseguirsi di donne e sopratutto l’atteggiamento che teneva nei loro confronti. (🐖🐖🐖🐖🐖)
Era di un brutale indescrivibile, tant’è che più volte le costrinse a confrontarsi una con l’altra; poi c’erano i continui tradimenti, gli abbandoni e infine…le dipingeva.
Certamente la donna più famosa per aver accettato veramente di tutto, è stata Dora Maar.
Ah Dora, quel giorno al caffè Deux Magot di Parigi, quale destino ti ha atteso…
Un uomo con gli occhi grandi, pronto a spezzarti il cuore più e più volte e tu bloccata fra le sue mani!! Una dipendenza assoluta…
Lei ventotto anni, lui cinquantatré, sposato e con un’amante da mantenere.
Picasso rimase stupito dal gioco che Dora faceva con il coltello: lo faceva saltellare tra le dita, incurante dei tagli.
Se la portò via con sè e la dipinse…ciglia lunghissime e grandi lacrime che rendevano gli occhi stellati.
Dora era una fotografa già affermata e famosa, un vero e proprio talento, ma lui non volle sentire ragione e la costringere a mollare tutto, per tentare la carriera di pittrice.
Non era brava, solo mediocre e Picasso non smise un secondo di ricordarglielo, facendole notare ogni piccolo errore.
Una donna intelligentissima, eppure com’era difficile dire di no.
Picasso la portava ogni volta al raggiungimento della nevrosi per poi non riuscire a sopportare la sua tristezza…quale egoismo!!
Nonostante tutto, Dora rimase al suo fianco, e anche quando Picasso era intento a dipingere la Guernica, non smise di stimolarlo, fotografando ogni fase dell’opera e lui la ringraziò inserendola nel dipinto. E’ la donna che al centro del quadro spinge una lampada ad olio: la bocca dolorosa, il naso greco e l’occhio pieno di pianto.
Un bel giorno Picasso si presentò a casa con un’altra donna, e lei capì che era il momento di andarsene…o forse no, chissà…
Finì in clinica psichiatrica subendo una serie di elettroshock…
Alla soglia dei settant’anni, vestita solo più di nero, cominciò un percorso religioso e riprese in mano la macchina fotografica.
Spero che negli anni, Dora sia riuscita a voltare pagina, ma lo so, non se ne esce mai completamente… una parte, se pur microscopica, rimane lì…
Forse tra le poverette finite nelle mani di Picasso, Dora fu ancora tra le più fortunate: Marie-Thérèse (amante dal quale ebbe una figlia: Maja) si impiccò, mentre l’ultima moglie ufficiale, Jacqueline Roque, si sparò.
“Morirò senza avere mai amato” dichiarò il pittore.
Eppure le voleva tutte per lui, dicendosi innamorato di ognuna…
Ho appena terminato di leggere un libro che, personalmente, ho trovato davvero carino: La ragazza che amava Picasso, di Camille Aubray…
Attraverso una storia d’amore inventata, si ripercorre la vita sentimentale, artistica di un genio e non solo.
Una lettura da fare tutta d’un fiato.😍😍😍😍😍
Edito Piemme
“Non sono stata l’amante di Picasso. Era solo il mio padrone…….non è un uomo è una malattia”😢 (Dora Maar)
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