Federico Monzani ed i Suoi Piccoli Amici
E’ difficile, per me, scrivere di qualcuno che ho sempre solo immaginato…
Ho il timore di aver creato, nella mia testa, un personaggio che poi, alla fine, sia solo mio, e non esista!
…vi racconto…
Tempo fa mi sono scontrata, così per caso, in un artista che non conoscevo assolutamente, ed ho iniziato ad esserne completamente affascinata, al punto tale d’ aver paura di conoscerlo per non distruggere tutte le illusioni bellissime forgiate nella mia testa.
Poi è arrivato il “segno”. (Ta-tan!!)
Sono una persona molto fatalista, e per me il “segno” che arriva per caso, è il messaggio che apparentemente mi aiuta a prendere la via giusta! (Una matta, lo so).
A Natale ho ricevuto un regalino speciale, un ciondolo a forma di fantasmino.
Da questo “segno” ho capito: dovevo assolutamente contattare e fare quattro chiacchiere con il personaggio in questione, ossia Federico Monzani.
Per farvela breve, gli ho telefonato! (Tiè)
Questo artista è il creatore di una serie di personaggi semplici alla vista, ma che nascondono un mondo intero.
Il mio preferito, da cui è partito tutto questo “pippone”, è Sbianchino.
Un piccolo, dolcissimo fantasmino, molto lontano dall’essere spaventoso, che mi ha smosso qualcosa dentro.
In Lui rivedo lo sguardo di chi vede per la prima volta il mondo…
Una sorta di Piccolo Principe, ma ricoperto dal lenzuolo bianco.
I suoi occhi, due semplici cerchiolini neri, sono come oblò di un’astronave da cui curiosare luoghi sconosciuti.
Guarda tutto con una grande ingenuità, forse talvolta è un po’ impacciato, ma è talmente vero e sincero che intenerisce chiunque.
Molto eloquente e disarmante è la stampa, tra l’altro la prima della serie, in cui Sbianchino tenta di regalare una margherita ad un lenzuolo appeso ad asciugare.
Chi non sorriderebbe di fronte a cotanta innocenza?
Eppure il mio amichetto, non è l’unico personaggio creato da Federico.
Dalla Sua testa sono nati altrettanti personaggi interessanti, come l’Aliena Nina (una sorta di alter ego di Sbianchino), la medusa Patty, il camaleonte Ettore, la gufa Lucy, bunny Bruno, Fish “Billy Bomb, Tina Lady Unipork, etc.
Ogni piccolo straordinario soggetto ideato, è tratto dal vivere quotidiano.
Per Federico il solo alzarsi al mattino e prendere la metro, può essere fonte di ispirazione, scrutando ognuno di noi indaffarato nelle faccende e immerso a testa bassa nella “massa” che lo fa sorridere e al tempo stesso riflettere.
E’ proprio questa massificazione che lo intimorisce.
Assolutamente non vuole farne parte.
Scrutare i nostri atteggiamenti strani e al contempo omologati, donano a Monzani l’opportunità di prenderci in giro, attraverso disegni che osservano il mondo con gli occhi di un bambino.
Federico disegna da quando era un piccolo, non ha frequentato scuole d’arte, la Sua scuola è la mano che segue in modo pedissequo il cervello.
Non so se particolare o normale, senz’altro un tratto così originale che probabilmente solo la mancanza di studi tecnici, può regalare a chi ha veramente talento.
Chiacchierando con Lui sono stata positivamente stupita dai Suoi riferimenti artistici che vanno da Rodari a Munari facendo un salto per Magritte, quindi sì, forse alle mie orecchie è sembrato un tantino “milanese” (nel senso buono del termine),ma comunque anche se paradossalmente diverso, una persona molto vicina a me.
Siamo, credo esattamente agli antipodi, ma alla fine quello che conta sono gli occhi con cui si scopre il mondo tutte le mattine.
Questa è la vera essenza di Sbianchino…
Concludendo, invito tutti a visitare il sito www.federicomonzani.com, nel quale troverete tutte le opere, ovviamente acquistabili.
Se invece siete di Milano o vi trovate nei paraggi, andate a fare un giro in Via della Palla, 3…😉
A là prochaine,
Elena
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