capisciammè
Chi non conosce Gian Renè…?! Chi?!
In paese è un’istituzione, una specie di Vip: Gian Renè… tataaaan!!!!⭐️
Uomo, evidentemente gay (senza mai un’ammissione da parte sua: è scontato che sia così…anche per lui!), ha una folta chioma di capelli ricci ricci ricci, tenuti in ordine da una fascia, anzi non una fascia, una specie di mini turbante rigorosamente in lino, o un cerchietto stile calciatore di serie A.
E’ sempre aggiornatissimo sulle nuove mode ed è sempre un passo avanti agli altri…qui in paese ricopre il ruolo di vera e propria icona di stile: barbetta scura incolta, ma in ordine, lineamenti mediterranei scuri, ma non abbronzatissimi…il giusto…e la sua risata…mi fa impazzire!
Quando ride, lo fa di gusto, pur sempre con una mano davanti alla bocca e si sganascia dal ridere ogni qualvolta una cosa non sia assolutamente “regolare”.
Abita in quella bellissima casa tutta in pietra ristrutturata, la strada sopra la chiesa… nel cortile dove la mia nonna ha l’affaccio del balcone.
La casa della mia povera nonna ormai è diventata mia, lei è mancata lo scorso anno e quindi sono rimasta solo io.
Ho cercata di renderla un po’ mio stile; dunque: ho preso tutti suoi mobili anni ‘40,‘50 e ’60 cercando di rallegrarli con maniglie moderne o cuscini coloratissimi, o ritinteggiandoli o trasformandoli usando la tecnica del decoupage…devo dire che è rimasto carino. Anche Gian Renè me l’ha detto: “Adorabile Tesoro!”e se lo dice lui, puoi star tranquillo che è vero!!!
Comunque, tornando a noi, al pomeriggio presto, subito dopo pranzo, riassetto di corsa la cucina e poi mi sdraio sul balcone per prendere 15 minuti di sole…ma non lo faccio solo per questo…il balcone della mia povera nonna defunta, affaccia sul cortile, proprio di fronte alla finestra di Gian Renè….Uuuuuuuuh come mi piace osservarlo…guardo tutte le sue mosse. Prima prepara il pranzo ed è tutto un susseguirsi di mugolii: aih quando assaggia la pasta bollente….mmmmmmmh quando assaggia il sugo…mezza risatina quando scola gli spaghetti…e aaaaaaahhhh (un orgasmo!) quando si siede a tavola…
Poi mangia e fissa il mio terrazzino.
Sa perfettamente che sono lì per lui, ma non dice niente.
Lo so, detta così, sembro una guardona…ma io non guardo in modo morboso…è semplicemente come guardare un’enorme televisione, ma senza telecomando!
Finito di fare scarpetta, solitamente si affaccia alla finestra e mi dice “My Darlin…Tesssoroooo…vieni per il caffè?! Ho novità”
“Mmmmmh Gian Renè: quali novità…stavolta chi ti sei preso…l’indiano del supermercato? Come si chiama…Amal?”dico io, “ Ma quale Amal…vieni Luce dei miei occhi!”
“E va bene, mi lavo i denti e arrivo!!”.
Ogni pomeriggio o quasi, la solita storia.
Lavoro in biblioteca part time, per questo motivo ho tutti i pomeriggi liberi…meno male sennò come farei con il mio Gian…
Lui, non ho ben capito di cosa si occupi, dev’essere qualcosa che rende un bel po’, perché si vede che fa una vita agiata…in pratica non fa niente e ha sempre il portafoglio pieno! Beato lui…
L’altro giorno se n’è andato per il Week end…ho capito che aveva una tresca con qualche riccone, ma non si è fatto scappare nemmeno un piccolo indizio…mmmmh chissà chi è stato il fortunato! Sicuramente bello, non si abbasserebbe mai per uno solo “carino”!
Fatto sta che quella casa senza di lui perde proprio fascino…ok rimane vuota, ma non è solo questo, è proprio come se, quando va via, si portasse con sè tutto…anche lo spirito…
Apri il portone del suo appartamento e già il profumo ti inebria, ti ipnotizza…una specie di intruglio magico che ti guida nella direzione giusta. È un casa vecchia ristrutturata, per cui i muri in pietra mantengono il fresco, anche con questi quaranta gradi. Appena apri la porta principale ti trovi una piccolissima entrata con una scala in pietra che conduce all’appartamento…ovviamente tutto bianco con un’enorme finestra in cima alle scale e al soffitto che rende il bianco quasi fosforescente…arrivati al piano di sopra, il pavimento in legno assolutamente originale, è ricoperto da un tappeto grandissimo (pare sia un regalo di non so quale principe del medio oriente…ma a me non capita mai?) un colore chiaro misto tra il blu, il rosa e il bianco. Sul muro di fronte alle scale una libreria in finta muratura, piena zeppa di libri, non ci sta più nemmeno uno spillo, scritti in tutte le lingue del mondo:
“Gian ma conosci così bene tutte queste lingue da poter leggere libri in lingua originale?!” “Certo mia cara…oddio è che ci vuole: francese, inglese, arabo, spagnolo, tedesco! Bisogna buttarsi Ciccia se vuoi imparare…ma tu, mi spiace, non ce la farai mai…sei di qui, di questo paesino piccolissimo, l’unica cosa che ti salva è il mare…!” E mentre lo dice scuote la testa, come se nulla potesse più salvarmi:”Io almeno con una madre libanese ed un padre latino, ho una certa dimestichezza con le lingue…capisciamme…(e ride)”🤦🏼♀️….
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